Le slot dell’estremo oriente. Una passione che prende il nome di Pachinko

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Da dove deriva il nome pachinko? La passione per gli entusiasti delle scommesse nel lontano oriente ha un’origine scoppiettante che è appunto il significato dell’onomatopea giapponese pachi-pachi da cui sembra derivare il nome pachinko. Gli appassionati del paese del sol levante li avranno scorti forse in qualche film. L’immagine dei pachinko è quella di una sala di slot assiepate e dal rumore assordante. La promessa di regalare un’esperienza assolutizzante di puro divertimento origina, pare, nel 1930. Non è difficile immaginare che nel paese in cui il totale sacrificio della vita al lavoro durante le ore del giorno è uno stile di vita, i impiegati e uomini d’affari cerchino durante la notte forme di evasione e di svago che gli ricarichino, proprio come questo gioco elettrizzante.

Giro d’affari e pervasività del gioco nelle sale giapponesi

Sebbene il Giappone, sia proprio il primo luogo a cui si pensa quando si nomina il gioco d’azzardo, questo passatempo è in realtà molto popolare. Sono cinque i giochi su cui è legale scommettere, corse di cavalli, di motoscafi, ciclismo, calcio e moto, oltre appunto alle sale di pachinko. Dopo aver fatto un giro virtuale delle slot machine nel continente europeo viaggiamo ancora più lontano per arrivare a conoscere anche il fenomeno di questo famoso gioco a premi del lontano Giappone.

Se guardiamo gli ultimi dati disponibili sulle sale che offrono questo intrattenimento, parliamo di una platea di giocatori assidui di oltre 10 milioni di persone, limitandosi a chi visita fisicamente le sale – proprio come sta avvenendo in Europa, infatti, per venire incontro a una sempre maggiore mobilità e per avvicinarsi ai gusti dei consumatori, non mancano oggi diversi casinò online che iniziano a riprodurre l’amatissimo gioco anche nelle sale virtuali.

Il fatturato raccolto dalle sale di pachinko da sole ammonta al 4% dell’intero PIL dell’Arcipelago, cifra che si aggira intorno ai 20 trilioni di yen, (circa 15,5 miliardi di euro). Questa cifra da capogiro ha attirato persino l’attenzione delle case di videogiochi Konami e Capcom. Le sinergie tra il mondo delle sale da gioco, videogiochi e quello immancabile degli anime, fanno grande presa proprio sui giocatori più esigenti, che cercano un’esperienza immersiva anche attraverso i pachinko a tema dei personaggi dell’animazione oltre che al semplice merchandising.

Quali sono le principali differenze tra slot machine e pachinko

Una sala di pachinko da un punto all’apparenza dà l’impressione di una sala slot machine dove gli installatori non si sono preoccupati della minima distanza tra i macchinari e quindi per la privacy dei giocatori. Tuttavia, l’unica cosa vera in comune che hanno queste due tipologie di gioco è dare adrenalina e suspence ai chi li utilizza, per il resto offrono esperienze di gioco fondamentalmente differenti.

  • Struttura e funzionamento dei macchinari

    Innanzitutto, osservando il funzionamento del pachinko si può notare che questo si compone di uno schermo, in comune con le slot, in cui è possibile proseguire la progressione dei livelli e le vincite del giocatore, e una specie di flipper verticale dove entrano fisicamente delle piccole sfere di metallo che rappresentano le puntate. Una volta fatto l’ingresso nel macchinario il giocatore ha un certo grado di libertà nel decidere il percorso da fargli seguire, attraverso cui è possibile superamento dei livelli e aumentare la possibilità di una maggior vincita di sfere, una sfera ha un valore all’acquisto in denaro di circa 4¥ (yen).

  • Abilità dei giocatori

    A differenza dei giochi con le slot machine e della stragrande maggioranza dei giochi al casinò, il giocatore di pachinko può migliorare le possibilità di vincita interagendo in modo adeguato con il macchinario. L’obiettivo del gioco è di indirizzare correttamente verso un “punto caldo” le palline che entrano sul tavolo da gioco. Per riuscire a portarle in quest’area il giocatore può scegliere l’angolo d’ingresso, condizionando in questo modo la possibilità che hanno le palline di raggiungere l’area vincente. Il secondo fattore che può venire regolato attivamente dal giocatore di pachinko è la velocità a cui le sfere devono susseguirsi, il ché anche determina la possibilità che queste crenino scontrandosi rimbalzi positivi o negativi per raggiungere il punto caldo.

  • L’atmosfera delle sale di pachinko

    Muovendosi da un paese all’altro, oltre a differenziarsi per tipo di giochi d’azzardo disponibili, variano anche le culture che i giocatori portano con sé, il che determina in certo modo anche l’esperienza di gioco è possibile aspettarsi nelle aree attinenti alle postazioni vere e proprie. Se in Italia e altrove in Europa siamo abituati a immaginare un casinò come luogo di socializzazione, questo non vale per le sale di pachinko. Pur trovandosi quasi spalla a spalla nelle sale sovraffollate, infatti, chi sceglie il pachinko gioca in solitaria e non è neppure comune la comunella degli astanti sui giocatori vincenti o potenzialmente tali. Anzi, per la maggior parte dei giocatori, porterebbe sfortuna parlare con chi si trova vicino (il rumore rende impossibile parlare a distanza) o come anche toccare le sfere da gioco di altri. Peraltro, questa ricerca individualistica del divertimento, per lo spirito dei paesi mediterranei che può apparire incomprensibile, è del tutto giustificabile e culturalmente accettato nel paese degli hikikomori e degli otaku.

Incassare la vincita di un pachinko

Per chi si stesse chiedendo, quando arriva il momento di incassare la vincita? In Giappone i premi in denaro dal gioco d’azzardo sono vietati per legge. Per questo motivo chi si aspetta di andar via da una sala di pachinko con le tasche piene di contanti o qualche zero in più sul conto in banca è fuori strada. Per ovviare a questo inconveniente le sale hanno iniziato ad aumentare il valore dei premi che vengono distribuiti ai giocatori vincenti in cambio delle sfere collezionate. Questi vanno dai più banali, come un pacco di sigarette o dei prodotti di cosmesi, fino a premi di valore come dispositivi elettronici di diverse fasce di prezzo.